Quello che segue è un estratto da un'intervista a Sensei Gogen Yamaguchi raccolta da John Willis. In queste parole traspare il rammarico del Maestro a cui si deve la diffusione (ancorchè in una versione notevolmente diversa da quella di Okinawa) del Goju-Ryu in Giappone, per la degenerazione 'sportiva' del karate alla quale in qualche misura ha involontariamente contribuito ideando e promuovendo il moderno combattimento libero.

"Il Budo è collegato con la ricerca individuale di qualcosa, laddove il bujutsu è collegato con l'applicazione dell' arte o della tecnica. Il Budo è Via, mentre il bujutsu si riferisce alla tecnica. Attraverso la pratica del bujutsu si può percorrere la Via del Budo. La traduzione letterale del termine Budo è 'non usare la lancia' che significa 'non combattere' o 'interrompere il conflitto'.
La Via del Budo non si preoccupa della vittoria...... vincere, lo sport e lo spirito competitivo non sono la via per comprendere il Budo.
E' molto raro incontrare un vero artista che pratica il Budo, dubito che ne esistano molti."

"Io ho ideato questo tipo di combattimento 'libero'.
Ma questo si è ora sviluppato in una pratica sportiva e competitiva e non ha più nulla a che vedere con l'autentico significato del Budo.
Il Kumite, per il vero Budoka (uomo del Budo) è cosa differente. Così propongo che sia fatta una completa distinzione tra quello che è il 'Karate sportivo' e quel che è 'Budo'!

"Ora con la competizione sportiva, è possibile dire ogni volta chi vince e chi perde... .ma in un combattimento reale, fmchè qualcuno non muore, è molto difficile dire chi vince! Il serio 'budoka' deve separare completamente lo sport dal karate".

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