La storia del Goju-Ryu
di Harry de Spa (1951-1999), edito da Roberto Ugolini
Recentemente
(1996), tutto ciò è profondamente cambiato in quanto Morio Higaonna, la più importante autorità mondiale sul Goju-ryu
tradizionale di Okinawa, ha scritto un libro (il libro sta per essere ristampato dall'editore, Dragon Books) solennemente dedicato alla storia del Goju-Ryu Karate-Do.
Nello
scrivere la storia c'è sempre il pericolo di dipendere troppo dal lavoro di
scrittori precedenti, tanto da rendere il proprio lavoro un mero compendio del
loro, pieno degli stessi errori e dei pregiudizi delle generazioni precedenti.
L'autore
ha evitato questa situazione utilizzando solo fonti primarie d'informazioni: la
famiglia, gli studenti, e gli amici dei fondatori del karate Goju-Ryu, Kanryo
Higaonna e Chojun Miyagi. Ha raccolto testimonianze dalle interviste fatte
durante gli ultimi trenta anni, ha aggiunto il frutto di questa sua vasta
ricerca fatta in Okinawa, in Giappone ed in Cina durante quello stesso periodo.
Non stupisce che il libro, risultato da questo sforzo gargantuesco, sia oggi
riconosciuto come il lavoro più preciso sull'argomento.
Fu
l'Okinawense Kanryo Higaonna
(1853-1915) che attraverso i suoi intensi studi nel Fuzhou (Fujian, Cina) (nel
periodo 1867-1881) predispose la fondazione di ciò che in seguito sarebbe stato
conosciuto con il nome di Goju-Ryu
Karate-Do.
Kanryo salpò per il Fuzhou nell'autunno del 1867, all'età
di 15 anni, con il Ryukyu Kan, un
area che ospitava un microcosmo della vita di Okinawa, come meta finale. Kanpu
Tanmei, il manager della sua casa d'imbarco, l'Uchinayaru,
seppe dell'entusiasmo di Kanryo nello
studio delle arti marziali e lo introdusse al maestro cinese Ryu
Ryu Ko.
Tuttora
non vi è consenso d'opinioni sull'esatta identità di Ryu Ryu Ko, nè sul preciso stile di arti marziali che lui
insegnava. Comunque, viene ampiamente riconosciuto che la famiglia di Ryu
Ryu Ko fosse originariamente di classe aristocratica e a quei tempi solo le
classi aristocratiche studiavano le arti marziali.
Ryu Ryu Ko studiò al Tempio Shaolin del sud nelle montagne della Provincia del Fujian.
A
causa di conflitti interni, che minacciavano il sistema feudale e quindi anche
l'aristocrazia Cinese, la famiglia fu costretta a nascondere il suo
status per poter sopravvivere. Per questa ragione Ryu
Ryu Ko lavorò come muratore e costruttore. Successivamente sopravvisse
realizzando una varietà di oggetti della vita quotidiana come ceste, mobili ed
altri articoli di bambù. Questa era la professione che esercitava nel momento
in cui Kanryo Higaonna divenne suo
discepolo.
Nell'area
in cui sbarcò Kanryo Higaonna
vivevano insegnanti della Gru Bianca e probabilmente Ryu Ryu Ko era uno di loro. La genealogia della Gru
Bianca (Bai He) del Fujian risale a Fang
Jiniang, la figlia di Fang Shiyu,
che si dice abbia studiato il pugno del
monaco (Luohan Quan) durante il
suo soggiorno nel Tempio Buddista Shaolin
del Fujian del sud sulla
montagna Julianshan (Nine Lotus), vicino Fuzhou nel distretto del Puliang. Fang
Jiniang, del villaggio Yongchun vicino Fuzhou, aveva studiato anche i
movimenti di difesa e attacco della gru bianca e da ciò deriva il fondatore
della prima generazione degli insegnanti della Gru
Bianca. Nella seconda generazione un grande maestro della Boxe
della Gru Bianca Yongchun fu Zeng
Cishu, che era anche un maestro della Boxe
della Tigre Nera.
La
tradizione della Gru Bianca del 17mo
secolo del Fujian fu fortemente influenzata dal Pugno del Monaco e dalla Boxe
della Tigre, ed è probabilmente la base sulla quale Ryu
Ryu Ko insegnò a Kanryo Higaonna.
Lo stile originario della Gru Ancestrale (Zong
He Quan) o Tremante (Zhan He Quan)
venne in seguito suddiviso in cinque grandi gruppi separati conosciuti come: la
Gru che canta (o la Gru Gridante, Ming
He Quan), la Gru addormentata (Su He
Quan), la Gru che vola (Fei
He Quan), la Gru che mangia (o la Gru che si nutre, Shi He Quan) e la Gru che
salta (Zong He Quan) e
probabilmente anche in numerosi sottogruppi.
Comunque, tale era la
devozione di Kanryo Higaonna che egli
divenne l'uchi-deshi di Ryu Ryu Ko ovvero ricevette gli insegnamenti più profondi imparando
così l'intero sistema, così come lo studio delle armi e della medicina
tradizionale cinese. Non è chiaro esattamente quale sia l'anno in cui Kanryo
Higaonna cominciò ad insegnare le arti marziali ad Okinawa, ma si sa che
egli non iniziò ad insegnare fino a pochi anni dopo il suo ritorno dalla Cina.
Kanryo iniziò ad insegnare arti marziali a casa sua a
Nishishin-machi, ed in seguito, nel settembre del 1905, insegnò anche al Naha
Kuritsu Shogyo Koto Gakko (la Scuola Superiore Commerciale).
Ebbe
numerosi studenti di valore e alla fine il suo studente favorito, Chojun
Miyagi, gli succedette come il maestro guida del Naha-te.
Chojun Miyagi (1888-1953) è il fondatore dell’odierno Goju-Ryu
Karate-Do e della sua canonizzazione.
Miyagi
era l’allievo prediletto e di maggior talento di Kanryo Higaonna. Miyagi
proveniva da una famiglia ricca e stimata di proprietari di navi che
importavano, tra le altre cose, medicine dalla Cina e le fornivano alla famiglia
reale, al governo e alle case d’affari. Per prepararlo al suo futuro compito
di guida della famiglia, Chojun, alla
tenera età di undici anni, fu portato da Ryuko Aragaki (1875-1961) il quale durante i suoi studi, all’età
di quattordici anni, lo mandò da Kanryo
Higaonna. Qui Chojun Miyagi,
insieme a Juhatsu Kyoda (1887-1967),
impararò approfonditamente l’Higaonna Naha-te.
Dopo
la morte di Higaonna il benestante Miyagi,
che si occupava a tempo pieno dello studio delle arti marziali, programmò un
viaggio nel Fuzhou, la mecca delle arti di combattimento del sud della Cina (Nan Quan), per visitare il luogo di nascita del Naha-te di Kanryo
Higaonna e per onorare la tomba di Ryu
Ryu Ko. Per due mesi Chojun Miyagi,
insieme a Eisho Nakamoto (1881-1945),
soggiornarono nel Fuzhou per allenarsi e per visitare il Tempio Shaolin nel
Fujian di Julianshan.
Tornato
ad Okinawa egli divenne amico di due mercanti del tè provenienti dal Fuzhou, Wu
Xiangui (in giapponese Go Ken Ki)
e Tang Daiji (To Daiki),
entrambi famosi insegnanti di arti marziali. Wu Xiangui (1886-1940) arrivò a Naha nel 1912 per insegnare la boxe
della Gru Bianca e
divenne amico, fra gli altri, di Juhatsu
Kyoda, Chojun Miyagi e Kenwa Mabuni
(1889-1952).
Insieme
a Wu Xiangui, Chojun Miyagi tornò ancora nel Fuzhou alla fine degli anni venti (probabilmente
nel 1926).
Oltre
che con Wu Xiangui, che emigrò dal
Fuzhou verso Naha nel 1912, Miyagi ebbe
una buona relazione con Tang Daiji (1887-1937),
un maestro della Boxe della Tigre (Hu
Quan) anche lui emigrato dal Fuzhou verso Naha. Introdotto da Wu
Xiangui, Miyagi incontrò, nel
febbraio del 1936 a Shanghai, il famoso maestro del
Pugno del Monaco (Luohan Quan) Miao
Xing (1881-1939). Si ritiene che Miyagi
si sia allenato per un periodo diligentemente con Miao
Xing ed altri maestri cinesi associati con l’Associazione
Atletica Jingwu. Partecipò anche
come visitatore ai campionati nazionali di arti marziali. Miyagi dedicò tutta la sua vita allo sviluppo di quello che era
chiamato 'toudijutsu' (mano della
Cina) o semplicemente 'te' ad
Okinawa.
Nel
1921 il principe ereditario Hirohito
visitò Okinawa prima di intraprendere un viaggio per l’Europa. In onore della
sua visita vennero dimostrati sia lo Shuri-te
che il Naha-te (di Chojun
Miyagi).
Nel
1925 Miyagi fece una dimostrazione per
il principe Chichibu-Nomiya, e poco
dopo, nel 1926, fondò l’Okinawa Karate
Kenkyu-Kai (Club per la Ricerca del Karate di Okinawa), insieme a Chomo
Hanashiro (Shuri-te), Choyu Motobu
(Tomari-te) and Kenwa Mabuni. Un anno
dopo, Chojun Miyagi dimostrò a
Jigoro Kano, tecniche di presa, bloccaggio e proiezioni nonchè l’esatto
utilizzo del respiro. Kano rimase
molto impressionato da questo toudijutsu
ed introdusse Miyagi, accompagnato
dall’amico Mabuni, in Giappone.
Alla
fine degli anni venti, inizio degli anni trenta, Miyagi, insieme al suo migliore studente di allora
Jin’an Shinzato (1901-1945), diede alcuni seminari e dimostrazioni nelle
università giapponesi, nei tornei di Budo e durante le festività per
l’incoronazione del principe ereditario Hirohito.
Nel
1933 Chojun Miyagi registrò
'toudi' ufficialmente come Goju-Ryu presso
l’istituzione giapponese che regolava il Budo, la prestigiosa Dai Nippon Butokukai, “l’Associazione
di tutte le Arti Marziali Giapponesi”.
In
seguito a Miyagi fu reso merito dal
Ministro dell’Educazione Fisica, ricevette il più alto onore del Dai Nippon Butokukai e fu insignito come rappresentante del
dipartimento Butokukai per Okinawa.
Così
il Goju-Ryu Karate-Do, il nome deriva
dal Bubishi, fu la
prima e la più antica tradizione di karate riconosciuta dal Dai Nippon Butokukai; il suo fondatore, Chojun Miyagi, acquisì una posizione di rilievo nel karate-do.
Nel
Maggio del 1934, Chojun Miyagi, su
invito, viaggiò verso le Hawaii dove insegnò e diede dimostrazioni fino al
febbraio del 1935. I suoi insegnamenti in quell’occasione furono menzionati
come kempo karate.
Il
25 Ottobre del 1936 i più insigni maestri di Okinawa (Chomo Hanashiro, Chotoku Kyan,
Choki Motobu, Chosin Chibana, Juhatsu Kyoda
e Chojun Miyagi) si riunirono e
cambiarono il nome toudijutsu in Karate-Do.
La
copertina dello scritto di Sensei Chojun Miyagi “Karate-Do Gaisetsu” (23
Marzo 1934)
An'ichi
Miyagi e Morio Higaonna
– Organizzazione Internazionale: I.O.G.K.F. -
Prima
della seconda Guerra Mondiale il migliore studente di Chojun Miyagi era Jin’an
Shinzato. Shinzato era un
poliziotto detective professionista. Oltre al karate praticava anche judo.
Shinzato aveva un grande talento ed era opinione diffusa che lui dovesse
divenire il successore di Chojun Miyagi. Sfortunatamente venne ucciso durante la seconda
Guerra Mondiale. Durante la guerra Chojun
Miyagi, oltre a Shinzato, perse
anche due figlie ed il suo terzo figlio.
Prima
della guerra il metodo d’insegnamento di Chojun
Miyagi cominciava con hojo undo, uke harai, ude tanren, yakusoku kumite,
kakie e quindi il sanchin kata. Questa era la routine che seguivano gli studenti
per i primi tre – cinque anni e comprendeva l’ottanta per cento
dell’insegnamento di Chojun Miyagi.
Dopo venivano insegnati uno o due kaishugata,
la profondità e le applicazioni variavano a seconda del livello di
apprendimento e dell’abilità tecnica. Jin’an
Shinzato imparò il sanchin, il sesan ed il
tensho; Seiko Kina imparò il
sanchin ed il seiyunchin; Meitoku Yagi imparò
il sanchin ed il suparinpei; Shunshin
Furugen imparò il sanchin ed il kururunfa. Comunque gli studenti più
anziani di prima della guerra, Seiko Kina,
Meitoku Yagi, Kiei Tomoyose, Shunshin
Furugen, Eiko Miyazato e Eiichi
Miyazato, non si allenavano più poiché erano impegnati a guadagnarsi da
vivere in tempi così duri.
Quindi
nel 1948 Chojun Miyagi accettò nuovi
studenti e revisionò il sistema d’insegnamento, organizzando i kata del
Goju-Ryu in una sequenza, qualcosa che prima non era mai esistito.
Nel
febbraio di quell’anno quattro studenti vennero nel suo dojo. Questi erano An'ichi
Miyagi, Bise Chishin, Gima Seikichi
e Tokeshi Kako. Dopo un anno
d’intenso allenamento l’unico che restò fu An'ichi
Miyagi. Fino al 1951 lui fu l’unico studente di Chojun Miyagi. Ne nacque una profonda relazione tanto che Chojun
Miyagi trattava An'ichi come uno
dei suoi figli.
Chojun Miyagi capì che si era fatto vecchio, insegnò
l’essenza (gokui) del Goju-Ryu ad An'ichi
Miyagi. Dal febbraio del 1948 fino all’ottobre del 1953
Chojun Miyagi insegnò ad An'ichi
tutto ciò che conosceva per preservare interamente questa conoscenza per le
generazioni successive.
Nel
1951 Miyagi accettò nuovi studenti.
Il primo fu Shuichi Aragaki, dopo di
lui, gradualmente, ne seguirono altri. Di solito a questi studenti insegnava An'ichi.
Nel 1952 gradualmente il numero dei membri del dojo cominciò a crescere.
L’8
ottobre del 1953 il maestro Chojun Miyagi
morì improvvisamente a causa di un attacco di cuore.
Gli
allenamenti continuarono nel dojo del giardino (garden dojo) della casa di Chojun
Miyagi. Essenzialmente era An'ichi
ad insegnare e sotto il suo insegnamento crebbero specialmente tre studenti: Yasuo Iba, Anya Sauchi e
Saburo Higa. Per la prima volta dopo la seconda Guerra Mondiale il Goju-Ryu
del dojo del giardino cominciò a fiorire e potè acclamare molti illustri
studenti.
In
questo periodo, Morio Higaonna si unì
al dojo del giardino di Chojun Miyagi.
Prima di quel periodo Morio Higaonna
praticava Goju-Ryu e Shorin-Ryu con
Tsunetaka Shimabukuru, Kenji Kaneshiro
e Yoshishige Omine. Per intercessione
di Tsunetaka Shimabukuru, Morio
Higaonna fu introdotto nel garden dojo nel marzo del 1955. In questa sua
prima visita incontrò Yasuo Iba che
disse al giovane Morio Higaonna che
sarebbe dovuto andare da An'ichi Miyagi poiché
era il più competente del dojo. Dopo l’allenamento Morio Higaonna faceva sempre visita alla vedova di Chojun
Miyagi Makato (1887-1966). A volte parlavano di Chojun
Miyagi, di alcuni dei suoi studenti anziani e di karate. Lei sottolineava
che egli avrebbe dovuto imparare da An'ichi
Miyagi poiché era il più vicino a suo marito ed imparò da lui
approfonditamente il Goju-Ryu.
Nell’Agosto
del 1957, Eiichi Miyazato costruì un
grande dojo nel distretto di Asato di Naha, che chiamò Jundokan, seguendo il nome del primo dojo di judo di Jigoro
Kano. Miyazato, che si occupò molto di judo dopo la guerra, divenne un
campione di judo intorno al 1950 o 1951 e partì perfino per il Giappone
nell’aprile del 1953, per partecipare al seminario Japan Kodokan. Miyazato
divenne alla fine un riconosciuto maestro di judo ed anche il presidente dell’Okinawan
Judo Federation.
A
causa della sua autorità e della sua posizione come ufficiale di polizia,
Miyazato divenne capo ufficiale del dojo, con
Koshin Iha come suo assistente e responsabile delle parcelle e con An'ichi Miyagi che lo aiutava nelle quotidiane responsabilità
dell’insegnamento.
L’Okinawa
Karate-do Renmei
si è formata nel maggio del 1956, con Choshin
Chibana, il fondatore dello Shorin-Ryu, come responsabile. Il 30 dicembre
del 1960, questa organizzazione embrionale tenne la prima graduazione di dan di
tutti gli stili. In quel periodo era presidente Shoshin Nagamine dello Matsubayashi Shorin-Ryu. Ai maggiori
istruttori di ogni stile fu conferito il titolo di godan; venticinque karate-ka
furono graduati sandan (tra loro Morio
Higaonna); ventitre furono riconosciuti
nidan e quaranta furono riconosciuti shodan.
Nel 1959 An'ichi
Miyagi lasciò Okinawa per lavorare su una petroliera Americana. In questo
periodo era difficile trovare lavoro ad Okinawa e An'ichi aveva la responsabilità di supportare la sua famiglia. Un
anno dopo, Morio Higaonna decise di
andare a Tokyo, nel giappone continentale, per frequentare l’università
Takushoku. Durante l’università ritornava ad Okinawa solo due volte l’anno,
ogni inverno per circa un mese ed ogni estate per circa due o tre mesi. In
queste occasioni aveva modo di continuare il suo allenamento e
l’approfondimento con An'ichi Miyagi.
Morio Higaonna trascorse venti anni come insegnante di un dojo a Yoyogi,
un quartiere periferico di Tokyo, durante questo periodo lo trasformò in un
luogo che divenne famoso in tutto il mondo. Come risultato molte persone
provenienti dall’esperienza di diverse arti marziali andarono ad allenarsi e
ad imparare da Higaonna. A Tokyo Higaonna introdusse anche il suo insegnante An'ichi Miyagi. Durante questi anni An'ichi Miyagi trasmesse al suo allievo Morio Higaonna i segreti e le tecniche del più alto livello del
Goju-Ryu.
An'ichi Miyagi e Morio Higaonna nel dojo Yoyogi, circa 1973
Allievi
stranieri di Higaonna nel dojo Yoyogi,
circa 1978
Nel
1981, Higaonna si trasferì ad Okinawa
ed aprì un dojo a Naha
(l’Higaonna dojo) per approfondire le ricerche. Qui venne selezionato da
Howard Reid e Michael Croucher, due produttori di documentari della BBC, per
rappresentare il karate-do tradizionale nella serie "The
Way of the Warrior".
Nel 1987 partì per gli Stati Uniti per promuovere il Goju-Ryu. Dal 1987 visitò
il Fuzhou in numerose occasioni per aumentare la sua conoscenza sulle radici
Cinesi del Goju-Ryu. Da queste visite ne derivò un legame stretto fra la IOGKF
e la China Fuzhou Wushu Association (CFWA).
La
IOGKF oggi ha una vasta diffusione,
enumera decine di migliaia di studenti in quarantacinque paesi in tutto il
mondo.
La
copertina del secondo libro di Sensei Higaonna
“Okinawa
GojuRyu KarateDo”, 1981
Curriculum Tecnico IOGKF
Il
distretto del Fujian è la radice geografica di molti stili del karate in
ragione della sua locazione rispetto ad Okinawa. Per quanto riguarda il
Goju-Ryu, furono specialmente il Pugno
del Monaco (Luohan Quan), la
Boxe della Gru (He Quan) e la Boxe della
Tigre (Hu Quan) che determinarono
l'immagine del Goju-Ryu come venne gradualmente formulato da Kanryo
Higaonna e Chojun Miyagi.
Il
punto di partenza è il qin na, che
significa 'lottare corpo a corpo' o 'afferrare' e forma il nucleo dei metodi
cinesi di autodifesa. Questo qinna è
cristallizzato nella forma rituale (kata),
per cui ogni movimento si riferisce alle applicazioni o bunkai
in forme semplici (base) o più complicate e libere (oyo bunkai). Oltre la conoscenza di tecniche per
l’autodifesa, il kata è anche il fondamento delle qualità
energetiche, quali l'affondamento, il radicamento, la generazione di forza, la
tensione ed il rilassamento il centrarsi ecc. In breve tutte quelle qualità che
sono necessarie per muoversi in generale e per l'autodifesa in particolare.
E'
chiaro che l'origine del karate di Okinawa e delle arti marziali cinesi, con il
kata come paradigma, erano vicine all'autodifesa di natura olistica a causa del
grande interesse nella medicina cinese e delle tradizioni filosofiche e
spirituali.
Esercizi
in coppia (gyaku-te nel Goju-Ryu) con
qin na, sono le basi del kakie
('kokie' nel dialetto del Fujian), uno dei capisaldi del Goju-Ryu.
Il
Goju-Ryu è caratterizzato dall'enfasi nel combattimento ravvicinato. Nel kakie
di base il karate-ka impara gli aspetti del go
come il radicarsi, l'assorbire forza, usando
muchimi e l'espansione del ki.
Aspetti che sono enfatizzati anche nel kata
sanchin. Nel combattimento il karate-ka impara ad usare le tecniche di
spinta e di trazione allo scopo di sbilanciare l'avversario (kuzushi waza) e rendere la distanza adatta a sè.
Connessi
a questo ne derivano differenti metodi per afferrare braccia (o gambe)
dell'avversario e 'farlo aprire' nei punti vitali (energetici) del corpo (kyushu-jutsu).
Dopo
aver imparato questi fondamenti le applicazioni del kata vengono integrate nel kakie. Le tecniche di combattimento allenate nel kakie,
come molti bunkai kumite, sono conosciuti come 'gyaku-te' e sono divisi in categorie come ad es.
kansetsu waza (manipolazione delle giunture), nage
waza (tecniche di proiezione), shime
waza (strangolamenti) e kyusho waza
(manipolazione dei punti vitali).
L'allenamento
del kakie è integrato nel curriculum
complessivo. Non appena viene posto un buon fondamento in termini di tecniche di
base ed abilità, l'allenamento del kakie
muta verso forme di esercitazione più libera per finire nel jiyu
kakie kumite e nell'iri kumi,
l'esercizio di lotta libera e la forma di competizione del Goju-Ryu.
Molte
tecniche allenate nel kakie e nel
bunkai possono essere ricondotte ad un vecchio testo cinese sulle arti di
combattimento, il 'Bubishi'.
Conoscendo
il gyaku-te, con il
kakie come forma di esercizio pratico e le qualità energetiche del
movimento dei kata tradizionali del
Goju-Ryu, si ha l'alfa e l'omega del karate-do. L'influenza delle competizioni
moderne sul karate (WKF) ed il desiderio di riconoscimento e di fama
internazionale, ha fatto si che molti stili di karate abbandonassero il loro
originario orientamento marziale e spirituale. Come risultato di ciò, il
kihon, i kata ed il kumite di
questi stili 'moderni' sono disintegrati e si sono sviluppati nella direzione di
ciò che conta ed è permesso nelle competizioni.
La
perdita della conoscenza dei metodi genuini di combattimento e la vacuità
spirituale che si è creata durante gli ultimi decenni in questi stili moderni,
ha avuto come risultato che molti karate-ka si sono nuovamente orientati verso
le profonde tradizioni di combattimento del Fujian e di Okinawa.